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Breve storia della scuola dell'infanzia 

San Giovanni Bosco di Mogliano Marche

 

Le suore di San Giuseppe vennero chiamate a Mogliano per svolgere la missione di educatrici e insegnanti. I moglianesi desideravano che si aprisse una scuola per le fanciulle del popolo già nel primo decennio del 1800. L’occasione si presentò in seguito al lascito testamentario del sacerdote moglianese don Nicola Petracci. Per alcuni anni il monastero fu usato per private abitazioni. Il lascito del sacerdote prevedeva l’erezione di un’opera pia che garantisse gli studi superiori, per dieci anni, a sei giovani di talento e provvedesse al funzionamento di due scuole elementari da ubicarsi in un’ala del monastero.

Nel 1853 il cardinale Filippo De Angelis, allora arcivescovo di Fermo, sensibile alle esigenze educative richieste dai tempi, espose al Papa Pio IX il suo desiderio di destinare il monastero di Mogliano avuto in eredità dal suddetto don Nicola, ad una Congregazione di vita attiva che si dedicasse all’educazione e all’istruzione delle fanciulle. Il Papa accordò il permesso. Fu deciso di rivolgersi alle suore di San Giuseppe, che già operavano a Macerata. Una delegazione di Mogliano si recò presso l’orfanotrofio di Macerata per parlare con la direttrice. Ella acconsentì alla richiesta ma si riservò di inviare prima una relazione della proposta alla superiore generale di Torino.  Nella lettera che la superiora di Macerata invia a Torino si legge tra le altre cose:

 

“Mogliano è un bel paese…l’aria è eccellente…il locale non sarebbe potuto riuscire di nostro maggior gusto…il monastero è ben costruito…il cortile è grande, c’è persino il pozzo in mezzo…il locale è meglio assai di quello di Roma…la Chiesa è bellissima..”

 

Continua con altre lodi poi chiede per quanto possibile un numero conveniente di suore perché in paese desideravano tre scuole elementari per i poveri, “essendo tante le bambine”.  Naturalmente la Superiora generale disse di si.

Si stabilì che le suore dovevano essere almeno cinque, l’attività avrebbe dovuto iniziare l’anno seguente nel 1855, l’istruzione sarebbe stata impartita secondo il metodo delle suore di San Giuseppe. Questo metodo in Piemonte era molto apprezzato, tanto che suore di altre congregazioni nuove andavano a Torino per impararlo.

Le suore arrivarono il 17 ottobre 1855. L’accoglienza delle suore a Mogliano fu veramente in grande. Si legge:

 

“Fuori dall’abitato furono esse incontrate dalla Magistratura (Sindaco e collaboratori), da alcuni ecclesiastici…dal concerto dei dilettanti filarmonici e da molto popolo…Allora le Reverende Madri scesero dalle carrozze e …precedute dal concerto…si recarono direttamente alla propria Chiesa nel monastero dove erano addobbate con damaschi.”

 

Nel 1856 si aprì l’Educandato. Per  formare allieve veramente cristiane, il fondamento dell’educazione era la religione. Si insegnava inoltre a leggere, a scrivere, l’aritmetica, lingua italiana, francese, storia e geografia. Contemporaneamente le educande imparavano “lavori manuali come il cucire, rammendare e ricamare. Le educande oltre che da Mogliano provenivano anche dai paesi limitrofi come Montegiorgio, Montappone, San Ginesio, Loro Piceno…

Nel 1861, con l’incameramento dei beni da parte dello stato, le suore non ebbero più quanto lasciato dal Petracci e furono ridotte in povertà. Le scuole elementari passarono al Comune ma le suore continuarono ad insegnarvi.

Il monastero dopo la chiusura dell’educandato ai primi del 1900, divenne casa di riposo per le suore delle Marche.

 

Nel 1915 presso il monastero venne aperta la scuola materna che ancora oggi è al servizio delle famiglie moglianesi con gli stessi ideali morali e religiosi di un tempo.

 

Negli anni, alle suore si sono affiancate insegnanti laiche, il cui impegno e la cui dedizione hanno permesso alla scuola  dell’infanzia di arrivare fino ad oggi costruendo giorno dopo giorno

 

UNA STORIA LUNGA PIU' DI CENTO ANNI

 

1915 ~ 2015

 

 

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